Ragli e Nitriti

Cultura equestre e dintorni

18 May 2016 Cavalli , Temi e idee

Siamo radicati alle nostre convinzioni e facciamo fatica a cambiare le prospettive di osservazione. Le incoerenze lampanti vengono accettate come realtà funzionali al nostro piacere, spesso innestato in tradizioni culturali socialmente riconosciute ma deboli di fronte alle innovazioni dell’etica e della scienza.

Perché crediamo che il soddisfacimento di abitudini culturali acquisite sia l’unica prospettiva per il nostro benessere? Vivere significa mettere costantemente alla prova le proprie acquisizioni culturali, esplorarsi, conoscersi, sperimentare.

Ragli&Nitriti propone metodi relazionali differenziati con gli equidi, basati su un graduale avvicinamento all’animale. Propone “una attenta progressione delle possibilità di relazione con questi cari amici di antiche alleanze”.

Non possiamo mostrare ai bambini e ai ragazzi che l’unica possibilità di trascorrere piacevolmente tempo con asini, pony o cavalli sia montarvi sopra e renderlo completamente soggiogato alle nostre volontà.

Andare a cavallo è un’acquisizione culturale. Il cavallo non è stato ideato dalla natura per portare some né per portare esseri a cavalcioni sul suo dorso delicato. Si dimentica l’alleanza, lo stare insieme in libertà, “tutti a zampe per terra e ciascuno con le proprie particolarità”.

Fino a quando mostreremo rapporti esclusivamente funzionali al nostro piacere, non avremo compiuto il passo etico relazionale contemporaneo.

L’organizzazione utilizza il metodo di Equimozione ed Isodinamica (Equitazione Sentimentale), considerando “l’importanza delle iso-dinamiche cavallo/cavaliere”: gli animali diventano atleti pronti per tutte le discipline sportive.

Gli equidi sono stati predati in natura ma ci hanno offerto alleanze. Occorre restituire dignità e rinsaldare antiche e preziose relazioni.