Ragli e Nitriti

Educazione

Siamo radicati alle nostre convinzioni e facciamo fatica a cambiare le prospettive di osservazione. Le incoerenze lampanti vengono accettate come realtà funzionali al nostro piacere, spesso innestato in tradizioni culturali socialmente riconosciute ma deboli di fronte alle innovazioni dell’etica e della scienza.

Perché crediamo che il soddisfacimento di abitudini culturali acquisite sia l’unica prospettiva per il nostro benessere? Vivere significa mettere costantemente alla prova le proprie acquisizioni culturali, esplorarsi, conoscersi, sperimentare.

Ragli&Nitriti propone metodi relazionali differenziati con gli equidi, basati su un graduale avvicinamento all’animale. Propone “una attenta progressione delle possibilità di relazione con questi cari amici di antiche alleanze”.

Non possiamo mostrare ai bambini e ai ragazzi che l’unica possibilità di trascorrere piacevolmente tempo con asini, pony o cavalli sia montarvi sopra e renderlo completamente soggiogato alle nostre volontà.

Andare a cavallo è un’acquisizione culturale. Il cavallo non è stato ideato dalla natura per portare some né per portare esseri a cavalcioni sul suo dorso delicato. Si dimentica l’alleanza, lo stare insieme in libertà, “tutti a zampe per terra e ciascuno con le proprie particolarità”.

Fino a quando mostreremo rapporti esclusivamente funzionali al nostro piacere, non avremo compiuto il passo etico relazionale contemporaneo.

L’organizzazione utilizza il metodo di Equimozione ed Isodinamica (Equitazione Sentimentale), considerando “l’importanza delle iso-dinamiche cavallo/cavaliere”: gli animali diventano atleti pronti per tutte le discipline sportive.

Gli equidi sono stati predati in natura ma ci hanno offerto alleanze. Occorre restituire dignità e rinsaldare antiche e preziose relazioni.

Un giorno, un agnello venne portato via dalla madre, caricato su un auto e poi messo in una grande gabbia nei pressi dell’aia. Margie, il cane di casa, da principio si leccava un po’ il muso, segno di un istinto predatorio disciplinato dalla convivenza con gli umani, ma poi l’agnello cominciò a chiamarla. Imprinting interspecifico: cane color miele, grande quasi come la sua vera mamma belante, fuori dalla gabbia. Con una voce diversa dalla sua, eppure Margie, dall’esterno della gabbia, lo guardava sempre con vivo interesse.

Renato, l’ariete che scorazza ormai spesso tra asini, cavalli e esseri umani, è stato messo in libertà lentamente. Sebbene vi sia una pecora femmina adulta che dovrebbe interessargli più di Margie, certamente non è lei che preferisce: meglio le spine sul terrazzo di casa…

A volte le contingenze ci uniscono per amicizie inaspettate. Ognuno di noi, seppur preso nel magmatico reale che non guidiamo… è un piccolo frammento di bellezze che si chiamano, richiamano, ciascuno con la propria particolare voce…

Erano appena apparse le prime luci del mattino, Angela si svegliava avendo scelto, la sera prima, una suoneria apposita per quella domenica del 13 marzo. Ore 6:10, una voce femminile diceva qualcosa, forse in lingua giapponese: Mario Venuti, L’alba. Era stata una decisione improvvisa quella di svegliarsi con una canzone di Venuti che, per di più, cominciava pure con un parlato straniero. Eppure, quella scelta assonnata si rivelò essere uno stratagemma perfettamente riuscito: le sinapsi di Angela furono subito attivate, immediatamente sveglia, anche più allegra del solito, considerata anche l’ora albeggiante. Tutta la pesantezza dei giorni trascorsi si era infatti sciolta in un ritornello.

Grazie Moschettieri dei mattini dei nostri week-end! Speriamo, chissà, forse sarà ancora possibile aver da ragliare e nitrire con Voi!

E grazie Giada! Se vi trovate da queste parti fateci uno squillo: sarete nostri graditissimi ospiti!! Oltre a Ragli e Nitriti, qui, abbiamo mari e colline da urlo..! ;)

Qui sotto il link alla trasmissione di Radio2 “Ovunque6” del 13.03.2016

Ovunque6 e Ragli&Nitriti

Se volete ascoltarci, siamo al 57° minuto circa. Pensate che la sveglia di Angela abbia funzionato? :P