Mettiamo in pausa il focus sugli asini perché da questo blog non abbiamo ancora parlato di cavalli. Cogliamo al volo l’ispirazione stimolata dalla corsa di Ulla.
Ulla è una pony selezionata in Olanda per diventare una Shetland di taglia molto piccola. E’ un animale giovane ma che ha conosciuto molti bambini, che ne ha viste… sa che con i bambini ci si può divertire, oppure no.
Una pony in corsa può ricordare le fughe che a volte le nostre menti scelgono in occasioni di pericolo, paura, angoscia. Eppure, la corsa di una pony mantiene quella leggerezza e gaiezza che tanto difficilmente, come esseri umani, riusciamo a provare.
Quando Ulla corre è come se una piccola scintilla si accendesse, come se di ragioni per correre ce ne fossero a bizzeffe, e non serve che ci sia un predatore nei paraggi. Ulla si trasforma in una freccia che attraversa l’ambiente, che lo fa proprio; una piccola pallina di energia in relazione e sinergia al contesto, dentro il movimento del contesto.
In effetti, c’è da correre se non si è sazi di libertà. C’è da correre se il sole splende o il vento scompiglia il paesaggio. C’è da correre se la pioggia è battente e si ha la forza di goderne.
Così come per un asino è fondamentale stare, per un cavallo è fondamentale sprigionare movimento.
Ed ecco che il comportamento di Ulla può servire da esempio: quando ci coglie una paura lasciamo che essa si liberi, permettiamo che possa esprimersi, traduciamola in movimento: salviamo la paura, spesso è salvifica…