Quando nasce?

25Ago
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L’abbiamo aspettata per settimane. Era previsto che la luna nuova la portasse, invece lei è nata con una luna crescente, luminosa e chiara come lei.

A due settimane di vita l’abbiamo incontrata: a Messina ci sono altri appassionati d’asini, come noi. Vive in un paddock paradise insieme ai genitori, un puledro di sei mesi con la madre, un puledro di cavallo e mamma, più una bellissima pecora grigia.

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I piccoli asini sono il frutto del micro harem di Romeo che, dopo avermi annusata e studiata per bene, non ha sdegnato le lusinghe di chi scrive.

Asini che studiano

Gli asini sono animali curiosi, sanno attendere, imparare dagli stimoli che sappiamo dar loro. Scoprire che esistono modalità comunicative diverse per esprimere i più differenti talenti, significa anche comprendere il distanziamento e il “meticciamento” (vedi R. Marchesini). Sperimentare interazioni interspecifiche è un “movimento” essenziale per attivare, nell’umano quanto nell’animale, stimoli che servono a comprendere le proprie specificità e quelle dell’Altro. Non è possibile dialogare con nessuno se prima non si ha una definita percezione – ma anche comprensione, grazie anche al mediatore transpecifico (l’operatore) – delle proprie caratteristiche e delle singolari modalità espressive date dall’Altro e dal suo corpo. Anche la nostra comunicazione verbale è composta da una ricchissima schiera di funzioni fatiche. Quando ci raccontiamo agli altri usiamo una miriade di “ah, oh.., hum, eh?”: forse è impossibile scrivere (e descrivere) i nostri sospiri, le esclamazioni, i modi personalissimi di manifestare gli stati d’animo del momento.

Ma quando nasce la comunicazione tra un uomo e un animale? Si tratta di reale comunicazione? Oppure sostiamo pur sempre sul limite di esseri umani che fanno delle ipotesi e si illudono di riuscire a farsi capire dagli animali?

Diteci la Vostra, ci ragioneremo insieme! :)

Romeo